Sanremo: l'esibizione Gualazzi-The Bloody Beetroots stravolge l'Ariston. Chi è l'uomo mascherato?

Un'immagine dal sapore vintage e un ossimoro: Accidentally on purpose.

Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots hanno svelato sulle pagine dei propri social network cover e titolo dell'ep che racchiude, in un gioco di parole, il progetto sanremese nato "accidentalmente apposta".

La coppia più insolita del Festival all'Ariston ha portato "Liberi o no" (testo di Gualazzi, musica di Gualazzi e Sir Bob Cornelius Rifo) e "Tanto ci sei" (testo di Giuliano Sangiorgi, musica di Gualazzi e Sir Bob Cornelius Rifo).

Sul palco, ieri sera, il chitarrista con la maschera ha incuriosito davvero molto.

Certo i fan di "The Bloody Beetroots" non si sono stupiti stupiti nel vedere Sir Bob Cornelius Rifo, principe del dance punk rock, rivoluzionario della techno, star internazionale col progetto The Bloody Beetroots, che ha coinvolto nel suo ultimo album HIDE Paul McCartney, Tommy Lee dei Mötley Crüe e Peter Frampton.

Il talentuoso chitarrista è salito sul palco del Teatro Ariston, al fianco di Raphael Gualazzi, con la sua ormai famosissima maschera di Venom, (personaggio della Marvel Comics), destando un po' di sospetto anche nella presentatrice Luciana Littizzetto, che in un'ironico:

“Spero di non incontrarlo in un sotterraneo!“

sembrerebbe aver espresso il pensiero di tutto il pubblico di Sanremo.

The Bloody Beetroots già nelle prime interviste aveva dichiarato guerra alla rigidità dello spettacolo canoro più famoso d'Italia:

Facciamo diventare Sanremo qualcos'altro. I talent non servono, ingabbiano gli artisti, li fanno crescere dentro uno schema. La mia sarà solo un'apparizione a fianco di Raphael Gualazzi, ma porterò all'Ariston il mio concept... e magari questo matto con la maschera farà il miracolo e negli anni a venire arriveranno altri matti e altri ancora. Chissà che non succeda qualcosa di grosso.

Dopo questa prima esibizione, Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots sorprendono ancora e annunciano con loro sul palco dell'Ariston la superstar Tommy Lee, batterista, cantante e tastierista dalle influenze hard rock, metal.

Il brano con il quale il trio inedito si esibirà nella serata del venerdi', denominata 'Sanremo Club', sara' "Nel blu dipinto di blu", una delle canzoni italiane piu' famose al mondo in un'attesissima esibizione che non manchera' di stupire.

Scritto da Domenico Modugno e Franco Migliacci, il brano fu presentato per la prima volta al Festival di Sanremo del 1958 proprio da un duo: lo stesso Modugno e Johnny Dorelli, vincitori di quell'edizione.

Thomas Lee Bass, noto come Tommy Lee, greco di nascita ma statunitense d'adozione, lo scorso anno ha suonato la batteria nel brano "Raw" dell'album HIDE, proprio del progetto The Bloody Beetroots.

Lee, noto anche alle cronache internazionali per il suo legame con l'attrice Pamela Anderson, e' stato cofondatore della hair band Motley Crue con la quale si e' dimostrato un batterista unico, straordinariamente abile nella spettacolarizzazione delle sue performance: nel 1987 resta storico il suo assolo mentre roteava sopra il pubblico in senso verticale, rinchiuso in una gabbia rotante e ancorato alla batteria. 

Noi in apertura riproponiamo il videoclip di the Bloody Beetroots con Paul Mc Cartney.

Buona visione