Chi nel 2014 si era illuso, se ne faccia una ragione: lo Yeti non esiste.
La teoria di alcuni ricercatori britannici, secondo cui a dar vita alla popolare leggenda dell'abominevole uomo delle nevi sia stato un ibrido tra orso polare e orso bruno sull'Himalaya, non regge.
Lo dice l'analisi del Dna, condotta dal biologo venezuelano Eliecer Gutierrez, della Smithsonian Institution.
I risultati indicano infatti che i peli che si riteneva potessero appartenere alla misteriosa creatura delle nevi appartengono in realtà al molto più familiare orso bruno himalayano, come si legge nello studio pubblicato sulla rivista Zookeys.
Nel luglio 2014 Bryan Sykes e i suoi colleghi dell'università di Oxford avevano alimentato le fantasie di complottisti e amanti della leggenda dello Yeti sostenendo che, dopo aver analizzato 57 peli 'sospetti' inviati da tutto il mondo, due di questi campioni potessero appartenere ad una specie di orso sconosciuta, che combaciava col Dna di un orso polare preistorico ricavato da un fossile di 40.000 anni fa.
Si immaginava, insomma, una sorta di 'ibrido' tra l'orso bruno e quello polare.
Le analisi condotte Gutierrez hanno però smontato questa teoria, dimostrando che è impossibile collegare con certezza le caratteristiche genetiche presenti nei campioni forniti da Syke a quelle dell'orso bruno e dell' polare.
Potrebbero infatti appartenere a entrambe.
Ma poiché l'orso bruno si trova nell'Himalaya, non c'è ragione, secondo Gutierrez, di credere che i campioni in questione appartengano ad una specie diversa dall'orso bruno himalayano.