Balotelli Offeso: "Negro di m...? Sono Diverso E Questo Dà Fastidio Agli Stupidi a Agli Ignoranti"

"Faccio degli errori e li pago sempre, se fossi bianco..."

26 Maggio 2014   14:41  

Mondiali 2014: Balotelli "sono diverso e questo da' fastidio"

"Sono diverso e questo da' fastidio. Faccio degli errori e li pago sempre; ma se fossi bianco mi mandereste soltanto a quel paese. Il problema non sono le cose che faccio; ma che queste cose mi siano 'permesse'. Se la prendono con me solo gli stupidi e gli ignoranti".

Cosi' Mario Balotelli, protagonista, al pari di Andrea Pirlo, Cesare Prandelli e Francesco Totti, del numero uscito oggi in edicola di "GQ", dedicato principalmente al Mondiale di calcio in Brasile.

Super Mario si riferiva al brutto episodio, accaduto il 21 maggio a Coverciano, dove la Nazionale di Prandelli ha cominciato la preparazione verso i Mondiali.

Un gruppo sparuto di persone assiepate dietro una siepe all'esterno del centro tecnico federale ha urlato "Negro di m..." all'indirizzo di Mario Balotelli, che stava svolgendo alcuni giri di campo in uno dei terreni periferici esterni assieme a De Rossi, Marchisio, Rossi e Cassano.

L'attaccante del Milan ha inizialmente fatto finta di niente, poi non interrompendo la corsa si e' rivolto ai compagni dicendo:

"Solo a Roma e Firenze succedono certe cose".

Di contro, all'interno di Coverciano, alcuni bambini ospiti del centro tecnico federale hanno riempito di elogi e acclamato proprio Balotelli.

"Io mi sento forte; non misterioso. Non vado a parlare in giro; non faccio grandi scene", ha dichiarato invece Pirlo.

"Mi faccio i fatti miei. E' anche per questo che non ho Twitter e non uso facebook. Non voglio passare tutto il giorno a scrivere al mondo. Sono altre le robe veramente importanti"ha aggiunto il centrocampista della Juventus e della Nazionale.

Nella copertina italiana della rivista capeggia il ct azzurro, Prandelli, che sembra dire "che la forza sia con noi" e che ha spiegato le sue scelte, partendo dalla rinuncia a Totti.

Il capitano della Roma, infine, ha accettato per la prima volta di immaginare il momento "bello e terrificante" in cui dovra' dire addio al calcio.

"Col pallone ci sono cresciuto e ci moriro'; ma saro' io il primo a gettare la spugna: non voglio andare in campo a fare figuracce", ha spiegato il numero 10 dei giallorossi.


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