Massimo Cialente Vicino alle Dimissioni: "Proposta Irrinunciabile"

"Scelta Difficile e Dolorosa Pensando alla Famiglia"

01 Aprile 2016   09:57  

"Ho atteso molto prima di confessare quanto stava accadendo, ma questa proposta è per me irrinunciabile", così Massimo Cialente, sindaco per le due legislature più travagliate del capoluogo abruzzese ci accoglie in casa per un'intervista a cuore aperto.

Ha lo sguardo spento di quello che non dorme più tanto bene, vestito con uno dei suoi soliti completi non rinuncia alla battuta goliardica, ma anche queste hanno un retrogusto un po' amaro, proprio come amara è la sua confessione pubblica.

"Lo dico a voi prima che in consiglio, dopo questo 6 aprile mi dimetto, mi dimetto per davvero" - così lancia la 'bomba' il sindaco del terremoto, colui che la storia ricorderà per forza - "Non ce la faccio più a gestire liti di quartiere in una città lacerata dalle solite famiglie, non ci sto più... e poi voglio fare una scelta di vita...".

Il sindaco è scosso lo si vede bene e ad i nostri sorrisi risponde con una confessione ancora più scioccante.

"Sono stato contattato da un amico, un amico importante, che mi vuole nella sua squadra e non posso dire di no".

Non ci vuole raccontare più nulla, quello che doveva dire lo ha detto, ci dice, ma poi dopo insistenze ed un goccio di genziana ammette:

"Si mi ha chiamato Guido (Bertolaso), mi vuole con lui nella sua futura Giunta, mi vuole con lui per diventare assessore all'ambiente della Capitale, riconosce le mie doti di comunicatore, di sintesi e di grande capacità di fare squadra, insieme renderemo balneabile il Tevere in 5 anni, io ci credo".

Ora è un fiume in piena, proprio come lo conoscevamo, il sindaco Cialente:

"Questa più che una scelta di campo è una scelta di vita, qui all'Aquila non si vive più bene, dopo il terremoto sembrava che tutto dovesse cambiare e quel cambiamento ci ha riportati esattamente dove eravamo, lacerati tra mille inutili e futili litigi. - il sindaco torna teso - Andando a Roma ho la possibilità di lavorare ad un progetto concreto, Bertolaso mi darà carta bianca ed io potrò tornare nella capitale dove ho lasciato il mio cuore già dai tempi della mia esperienza parlamentare".

Dopo queste parole Cialente si alza in piedi e si serve un'altra genziana.

"Non voglio, però, abbandonare questa città che mi ha dato tanto, - continua - continuerò a lavorare in ospedale e sono disposto a fare da collante per nuovi progetti con la capitale. Con Guido (Bertolaso) ho già parlato, ci attende una riunione con Berlusconi ad Arcore, al PD sono sempre stato scomodo... e poi con Matteo (Renzi) non c'è mai stata nè stima, nè fiducia".

"Ora vi chiedo di farvi catalizzatori di questo mio sfogo da primo aprile, perchè è proprio perchè la amo (L'Aquila), la devo lasciare, non merito questa grande città di montagna e non potrà più funzionare. Aspetterò la commemorazione (delle vittime del terremoto) e poi farò le mie dichiarazioni in consiglio".

Così si congeda e ci congeda il sindaco del capoluogo, con un'ombra di malinconia ed un sorriso per la nuova importante sfida: la balneabilità del Tevere!


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore